“Nelle Scatole fragilità ed equilibrio diventano qualità della lamiera di ferro; in Passi avviene una dissociazione grafica tra linee e piani colorati.” (Jole de Sanna)

Le Scatole sono costituite da fogli di lamiera smaltata avvicinati e puntati con del filo di ferro.

Il soggetto si forma dall’accostamento degli elementi, sempre gli stessi: le facce e il “ponte” bianco.
“(…)Non c’è nulla di fisso, i lati, interni ed esterni, come delle membra, si aprono, si tengono, cadono, nei limiti consentiti dalla geometria della Scatola. Collegati come sono da questo “ponte” bianco, che è anche una mano o un cuore, essi ne dipendono come da qualcosa che accorda l’insieme e decide l’immagine.”

I Passi nascono dalle Scatole. Una cornice rettangolare a forma di U capovolta ha i lati lunghi di altezze diverse. Fasce di lamiera alte più o meno quanto le cornici vi sono avvicinate. Gli elementi esistono uno rispetto all’altro, il colore ha una presenza attiva e autonoma e contorni nitidi. I Passi hanno un tempo di visione rapida, corrispondono al desiderio di trasmettere vitalità.
In partenza appartenevano ad un altro lavoro, non eseguito, un sole simile ad un carro in corsa. Il prolungamento di un raggio doveva diventare un braccio, una mano, però era anche un carro, e i lati del carro erano delle cornici di lunghezze diverse per dare l’idea della velocità. Come il carro di Apollo nelle allegorie del ‘700. Le componenti del sole, distaccate, sono diventate le cornici dei Passi.