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Peso piuma (1), 1998
Ovatta, spiga, acrilico arancione, filo di cotone. Ph© Gianmaria Giorgi, Milano Colpo di fulmine, spazio per l’arte contemporanea, Verona, 1999
(1)Peso Piuma
Peso Piuma appartiene alla serie dei Pesi che ho iniziato a realizzare dal 1993-94.
“Piuma” perché è il peso più leggero come anche nella boxe.
È fatto di ovatta e appare come una forma candida con una spiga colorata che si flette nel centro.
Qui a Verona è appeso accanto al motivo di un antico stucco che simula un grappolo di frutti pure appesi a un nastro, si crea un’immagine di riflessi in cui il “presente” fa affiorare il proprio volto passato, contemporaneamente il “passato” genera il proprio aspetto “presente”.
(2)Portaspighe
Portaspighe è formato da reti argentate sovrapposte a creare una sorta di alone. Da esso pendono sottili tondini che trattengono spighe colorate. Esso si conclude ponendosi in trasparenza su quello su cui, di volta in volta, si appoggia; qui a Verona, ad esempio, sul grande specchio e lo stucco cinquecentesco.
(3)Peso-bicchiere
L’acqua, il pongo colorato, il filo, il cucchiaino materializzano in un’ immagine frammenti di realtà: il resto di un gelato colorato, la fonte di un insetto variopinto, un oggetto esotico.
(4)Peso-lavandino
L’acqua è materializzata nel pongo che, schiacciato sul rubinetto in alto, simula la pressione che fa “emettere” un filo, il filo sospende, appena prima del buco di scolo, un cucchiaino, sempre spalmato di pongo colorato; attorno tutti gli schizzi.