Una scatola chiusa e rigida è aperta in alto nell’intento di dilatarne lo spazio e modellarne la forma. Attraverso la superficie bianca si percepisce la mobilità della luce e dell’ombra, come una presenza leggera ma palpabile e mobile.

“In Odalische sembra che le ombre di un corpo abbiano traforato parallelepipedi minimalisti” (Jole de Sanna)