(1)Gelateria
In Gelateria un “vaso” di specchio che ha la forma di un prisma irregolare riflette e moltiplica bicchieri con palline di gelato in ceramica, bicchieri e gelato sono elementi che generano richiami e allusioni, la massa dei bicchieri può dare l’impressione di bolle trasparenti, bolle colorate dai pezzi di gelato, una massa fluida di bolle che si espande come una schiuma risalendo dal fondo del vaso di specchio.

(2)Flash anguria
Flash anguria scaturisce da un attimo, l’attimo coincidente tra un’azione veloce, quella ad esempio di spaccare un pane di creta con un colpo netto, e l’immagine immediata che “appare” agli occhi: ad esempio pezzi d’anguria che si sciolgono in una sorta di macchia “geografica”.

(3)Sassi e gelato
Accanto ai sassi (in questo caso del fiume Rodano) Gelato acquisisce un’accezione geologica e i sassi un’atmosfera fantastica.

(4)Buonanotte II
Ho immaginato di vedere con le palpebre chiuse un vuoto senza oggetti, di guardare verso una luce esterna, che è vista però da dentro, perciò l’occhio nell’argilla ha la palpebra chiusa e l’alone di questa visione corrisponde all’alone dei bicchieri trasparenti che riflettono interamente la luce; l’altra visione è verso un interno, un antro mentale, psichico, nascosto. Per questo l’impronta dell’occhio nell’argilla è al negativo e l’alone dei bicchieri è opacizzato dal bianco, come una nebbia che sospende la zona che occupa. L’occhio al negativo può apparire la traccia di una conchiglia, l’altro, dormiente, è imbiancato e ombreggiato da una macchia violacea.
Buonanotte perché evoca uno spazio sospeso dentro lo spazio reale, come nel sonno. Inoltre “Buon…” sta vicino ai brindisi, e visto che ci sono i bicchieri….
La versione 2003 è colorata da pezzi di Gelato.

(5)Gelato
«Attualmente ho lavorato a cose di questo tipo: ho trattato la creta come se fosse un cibo, un cibo suggestivo: il gelato, la sfoglia, una pasta carnosa.
…L’immagine di un cibo fresco è, in parte, l’unità di misura della riuscita del mio lavoro, la freschezza, la fragranza sono elementi di attrazione. Gelato ha l’aspetto e la cremosità di un vero gelato. In un video che ho realizzato allo Schloss Solitude mangio un vero gelato posto su un prato.
L’argilla e delle suggestioni: crema, gelato, sfoglia di pane, bisteccona…
C’è anche l’idea di trovare una comunicazione immediata con lo spettatore attraverso il cibo che quotidianamente ingerisce. Vengono considerati alcuni momenti del vivere, come per esempio il cibo ma soprattutto alcune caratteristiche di esso: la fragranza, la freschezza, l’apparenza gustosa eccetera, anche la gioiosità. E soprattutto viene considerato l’aspetto che coincide con queste caratteristiche.
C’è un continuum; un cammino dal gelato a Gelato.
A un certo punto in questo cammino qualcosa cambia, colori, luci, ombre, peso, consistenza, immagine, senso; rimane la fragranza, la freschezza, la cremosità.
Si è trattato di dare corpo a momenti della vita. Gli si è fatto compiere un cammino in cui la “realtà” è diventata ombra o riflesso dell’opera.»