
A Fronte: retrospettive - Così io sono assorta, 2006
Ph© Giorgio Colombo, Milano Casa degli Artisti, Milano, 16 novembre 2006
“Così io sono assorta” è la frase scritta accanto all’altorilievo di una figura femminile adagiata e pensosa, una scultura dei primi decenni del ‘900 che da molto tempo abita la cantina della Casa degli Artisti. Ho immaginato la mostra come un ricordo nella testa della donna scolpita, come un’immagine che lei sta pensando dentro di sé. È un’immagine pervasa da una luce strana, come in una nevicata, aloni bianchi spruzzati sul pavimento, creano una base leggera e vaporosa alle opere e al visitatore.
All’inizio un’opera del 2006, Negrona, subito dopo la stanza degli Acromi, 1989.
La stanza degli Acromi è la prima che ospita le opere storiche, opere che sono delle dichiarazioni di provenienza, Fabro, Manzoni, Fontana, e nello stesso tempo indicano uno spostamento, dichiarando caratteri personali.
Il buco nel cuscino non è il buco di Fontana, né la sua banalizzazione e formalizzazione in un’idea di mistero o infinito, come si è visto in giro ancora recentemente. Non è neanche il foro di Fabro delle Tautologie.
“Il buco è un gesto immediato che muta l’immagine.[…]”
Di seguito le altre opere tutte collocate rasenti i muri e sulle pareti come se il perimetro murario della cantina costituisse un ruvido foglio che racconta una storia di lavoro.