
Negrona II, 2006
Bronzo lucidato, bronzo patinato. Cm. 38x40x230 Ph© Giorgio Colombo, Milano Galleria Lelong, Zurigo, 2007
Negrona II perché è plastica ed esuberante e la prima versione era interamente nera, formata da un elemento in gomma a onde (una sorta di cinghia di trasmissione per un grande ingranaggio meccanico) con “riccioli” di ceramica. Poi, per Zurigo, è nata un’altra versione, l’ho presentata in una “veste” di bronzo chiaro lucidato che riflette la chioma bronzea patinata di nero, una Negrona II in abito da sera, o una Negrona II che si è fatta schiarire la pelle (come la Negra bionda di Brancusi). Negrona II perchè si presenta con un corpo ondeggiante e una “chioma” riccioluta. Negrona II mi appare come una forma in sviluppo, come l’azione di una fioritura prorompente, oppure come una grande radice pelosa o una pianta carnosa. Ma può rimandare anche alla Gorgone della mitologia antica. Negrona è semplice, elementare, corrisponde a ripartire da un gesto-segno, un gesto che genera movimento e vitalità. Si genera attraverso la ricreazione del movimento che la origina: ogni ricciolo si conforma sul modello di gomma nera, è come un gesto che si riproduce e moltiplicandosi genera un corpo, come nei quadri di Van Gogh, costituiti da un segno, vivo, ripetuto, che determina forze, direzioni, forme.